PSR RAFVG 2014-2020

Misura 16 Cooperazione. Tipo intervento 16.5.1 Approcci collettivi agro-climatico-ambientali. Capofila Comune di OSOPPO.
Progetto collettivo per “la valorizzazione della struttura ecologica nel mosaico paesaggistico ambientale prealpino-collinare e della alta pianura lungo il corso del fiume Tagliamento, nei comuni di Osoppo (capofila), Forgaria nel Friuli, Majano, San Daniele del Friuli, Ragogna, Dignano (A.S.T.A)”

Decreto di concessione del sostegno n. 1170/AGFOR del 12/02/2021, CUP n. D27J21000070009

Gli obiettivi del progetto

Dal punto di vista ambientale il contributo del progetto prevede la tutela degli habitat lungo e in prossimità della direttrice Nord-Sud del Fiume Tagliamento e quella Est-Ovest che dalle foreste di Forgaria si connette al Tagliamento e da qui, in prossimità di Cornino, prosegue a Est lungo il Fiume Ledra in comune di Majano fino a raggiungere l’area naturale di Cuel dal Fum. Lungo il corso del Tagliamento vi è una viabilità rurale intercomunale a cui sono connesse tutte le aree di elevato pregio paesaggistico ambientale quali magredi, prati ardi, superfici arbustive, prossime al corso d’acqua che dal Colle di Ragogna giunge a vaste aree disponibili e di intervento nel comune di Dignano verso Sud.

Dal punto di vista climatico il contributo prevede di migliorare la gestione delle aree prative, arbustive e forestali, anche con investimenti sulla resilienza delle aree boscate e degli habitat pure in ambiti di demanio, per promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio, ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Sviluppo di uno studio (condotto dall’Università degli Studi di Udine) finalizzato alla valutazione degli effetti delle azioni di progetto sull’ambiente ecologico e sulla fauna nell’area di progetto, con monitoraggi ante, durante e post operam per quantificare i benefici introdotti dai miglioramenti ambientali e gli impatti sia durante i lavori sia ad opere ultimate.

In una prospettiva ecosistemica il progetto mira a conseguire i seguenti OBIETTIVI:

  • favorire la conservazione ed il miglioramento della biodiversità, in particolare quella associate alle zone dei prati, alle aree ripariali, alle zone umide e dei boschi collinari favorendo anche i processi di migrazione e di dispersione.
  • miglioramento e il ripristino di alcuni elementi naturali e seminaturali, quali prati e zone di bosco permetterà di mitigare l’effetto del cambiamento climatico sulla biodiversità e di ridurre l’impatto delle attività umane e della frammentazione.
  • mantenimento delle componenti boscate e la difesa del territorio permetteranno all’area di favorire dell’approvvigionamento di risorse quali ossigeno, acqua e zone agricole. La presenza di pozze e laghetti d’acqua è indispensabile per la sopravvivenza di specie animali e vegetali molto specializzate, legate agli ambienti umidi. Inoltre, sono preziosi siti di abbeveraggio per molte specie selvatiche.
  • L’intervento prevede il contenimento e, ove possibile, l’eradicazione delle specie esotiche invasive: le formazioni arboree e arbustive di robinia (Robinia pseudoacacia) ailanto (Ailanthus altissima) e amorfa (Amorpha fruticosa), poligono del Giappone (Reynoutria japonica) e altre specie alloctone possono essere eliminate garantendo la sostituzione con specie erbacee, arboree e/o arbustive fitogeograficamente coerenti;
  • qualificazione e implementazione della rete ecologica locale mediante la conservazione e il ripristino dei prati stabili, delle torbiere, dei molinieti e boschi igrofili. Il mantenimento e il miglioramento della funzionalità ecologica dei varchi nelle aree urbanizzate;
  • creazione di fasce tampone attorno alle area core con particolare attenzione alla tutela degli habitat umidi;
  • mantenimento di aree a libera evoluzione o a gestione limitata quali siti dedicati alla conservazione della fauna protetta;
  • Il progetto permetterà attraverso il coinvolgimento delle comunità locali e dei cittadini di aumentare il livello di consapevolezza e favorirà i processi di riappropriazione culturale dell’area e le iniziative di fruizione.

Verrà implementato un processo partecipativo nei confronti dei cittadini, cacciatori e agricoltori. È prevista anche l’organizzazione di attività divulgative e attività didattiche per spiegare alla popolazione e le scuole locali gli obbiettivi e le azioni del progetto in modo da coinvolgerli nella valorizzazione dell’ambiente in cui vivono, per un totale di 12 giornate. La parte di ANIMAZIONE è svolta dal COMUNE DI DIGNANO con la collaborazione dell’esperta Isabella Perlin. L’attività di DIVULGAZIONE è attuata dal partner PARCO AGROALIMENTARE FVG – AGRIFOOD.

I risultati attesi

Il progetto si prefigge di raggiungere i seguenti risultati principali:

  • miglioramento dell’efficienza ecologica delle foreste, il ripristino di habitat boschivi di interesse comunitario compresa la realizzazione di radure e strutture di orlo boschivo per una superficie pari a 546.000 mq;
  • trasformazione di tratti di viabilità rurale per migliorare l’attività agricola garantendo la gestione e tutela attiva del territorio per una lunghezza totale pari a circa 3,073 km;
  • realizzare e ripristinare bordure arboree e arbustive polispecifiche con funzioni di corridoi ecologici per una superficie pari a circa 1.000 m2;
  • ripristinare i prati in stato di abbandono a tutela della biodiversità senza finalità produttiva, per 89.730 m2;
  • creare laghetti abbeveratoi per circa 250 m2;
  • ristrutturazione e recupero di muretti a secco per circa 528m2;
  • altri servizi pubblici e ambientali per circa 33.700 m2.

Tutti gli interventi mirano pertanto a:

  • incrementare la collaborazione fra imprese, enti pubblici e strutture di ricerca (università);
  • tutelare l’ambiente attraverso la realizzazione di bordure arboree-arbustive in prossimità delle aree agricole e lungo la viabilità rurale prossima al fiume Tagliamento;
  • conservare il paesaggio e il miglioramento della variabilità paesaggistica degli elementi;
  • favorire il sequestro di carbonio attraverso la creazione e gestione delle bordure arboree e arbustive e la creazione di nuovi impianti di arboricoltura;
  • tutelare la biodiversità dei prati volti ad un potenziale abbandono e alla prevenzione del dissesto idrogeologico;
  • tutelare l’ambiente fluviale.

Inoltre, dal punto di vista della ricerca, degli studi e monitoraggi legati alla fauna, a cura del partner UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE, Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali – DI4A, sono previsti:

  • l’individuazione di sistemi di monitoraggio innovativi;
  • l’individuazione di specie chiave utili a monitorare l’impatto del cambiamento climatico, del cambio di uso degli habitat, da parte dell’uomo, e degli interventi di progetto;
  • il miglioramento del quadro conoscitivo generale sulla presenza delle specie monitorate nell’area con particolare attenzione alla specie sensibili che possono fungere da bioindicatore, anche in relazione all’obiettivo del programma e del progetto;
  • la sensibilizzazione verso le tematiche della conservazione e valorizzazione dell’ambiente ecologico tramite il coinvolgimento della popolazione locale, dei portatori di interesse e dei giovani nelle operazioni di monitoraggio e alla loro partecipazione a conferenza a tema;
  • la stesura di tre report tecnici con la descrizione dei risultati delle valutazioni ottenute ante, durante e post operam;
  • il coinvolgimento attivo delle comunità locali, portatori di interesse e della cittadinanza e dei giovani nella conservazione dell’ambiente.

Allegati