L’area interessata dal presente progetto si colloca prevalentemente nell’ambito dell’Alta pianura friulana verso il Fiume Tagliamento e dell’anfiteatro morenico a nord. L’areale coinvolto si estende per una lunghezza di circa 35 Km lungo il corso del Tagliamento e coinvolge i comuni di Osoppo, Majano, San Daniele, Forgaria, Ragogna e Dignano (sup. 156 km2), partner del progetto.
Lo spazio di riferimento del progetto per buona parte è costituito da ecotopi aventi funzione “core” quali la ZSC (Zona Speciale di Conservazione) Greto del Tagliamento e la ZSC Valle del medio Tagliamento, oltre che dal Parco comunale del colle di Osoppo, e dall’ARIA n.8 Fiume Tagliamento. In pratica è formato dal connettivo idrografico lineare del Fiume Tagliamento per una superficie di circa 60 Km2 in cui si inseriscono numerosi territori coperti da boschi, prati stabili tutelati e magredili che riguardano circa il 35% della superficie (24 km2).
Nell’area interessata dal progetto vi sono 3 ambienti profondamente diversi: quello rupestre del colle di Osoppo, quello steppico dei magredi e l’ambiente umido di sorgiva. Verso il greto del Tagliamento ai magredi aperti, ottenuti dall’abbattimento dei boschi golenali, si succedono i prati/magredi intercalati a boscaglie igrofile. La biodiversità faunistica è elevata grazie alla compresenza di zone umide, prati stabili e boschi immersi in un tessuto rurale estensivo ancora ben rappresentato in questo ambito di paesaggio.
L’area si presenta con un alto livello di frammentazione e di pressione antropica in cui però sono localizzate aree ad altissimo valore naturalistico, tra cui l’elemento centrale del F.Tagliamento, che devono essere preservate sia come habitat in sé che come zone di collegamento tra elementi ecologici di valore. Il F. Tagliamento e gli habitat ad esso associati permettono la presenza nell’area di specie di grande rilievo quali, sono a titolo di esempio, lo sciacallo dorato, l’occhione, il succiacapre e può rappresentare in prospettiva futura un’area di presenza del lupo.
Le problematiche
Lo spopolamento che sta caratterizzando i territori montani si riflette a diverse intensità anche in questi ambiti e porta con sé una serie di conseguenze negative sull’ambiente, sul paesaggio, sulla qualità della vita, laddove un ruolo importante per la tutela e la valorizzazione di tali aree lo rivestono le attività agricole e forestali.
Un altro elemento riguarda la scarsa diffusione di pratiche gestionali maggiormente compatibili con un’agricoltura sostenibile, come quelle legate alle produzioni biologiche o, in generale, ad un uso più oculato delle risorse naturali. Vi è ancora una ridotta presenza di produzioni, attività̀ e strutture volte all’impiego di fonti rinnovabili per la produzione di energia, con effetti non trascurabili sia sull’ambiente che sull’economia del territorio.
I fabbisogni e le opportunità
Dall’analisi del contesto è stata effettuata un’analisi SWOT dei FABBISOGNI del territorio rispetto alla tematica agro-climatica-ambientale.